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Autore: Redazione ThePublisher.it 17 feb, 2020
L’analisi di Supermercato24 sulle abitudini di consumo degli italiani, aggiornata mensilmente sulla base delle spese online effettuate nel corso del mese precedente, rileva che cosa acquistano i consumatori italiani, l’importo medio della loro spesa, quali sono le categorie di prodotto più richieste. Riportiamo alcuni dati, relativi al mese di novembre 2019.
Autore: Redazione ThePublisher.it 12 feb, 2020
In rapido aumento la vendita di farmaci online e, secondo le stime di Iqvia, il mercato italiano crescerà ancora: nel 2020 si prevedono vendite per 315 milioni di euro. Nel 2020, in Europa si stima che le vendite totali di prodotti farmaceutici on-line toccheranno i 6,5 miliardi di euro. L’Italia si colloca al terzo posto dopo la Francia, mentre in testa alla classifica c’è la Germania, dove lo sviluppo dell’e-commerce risulta favorito da una legislazione che prevede la possibilità di vendere su Internet anche i farmaci con obbligo di prescrizione; nel 2015 la Germania ha registrato vendite pari a oltre un miliardo di euro, destinate a raddoppiare entro il 2020. In Italia già nel 2018 il valore dell’e-commerce di farmaci è stato di circa 155 milioni di euro, con una crescita di oltre il 60% rispetto ai 96 milioni del 2017, e si stimava di chiudere il 2019 a 240 milioni. Se queste stime di crescita a doppia cifra saranno confermate, l’Italia manterrà nel 2020 l’attuale posizione, dietro alla Germania e alla Francia. Sergio Liberatore, AD di Iqvia Italia, afferma: “La crescita del commercio al dettaglio on-line è ormai inarrestabile e lo sta diventando anche per quanto riguarda la farmacia. Così, dopo libri, musica e hi-tech, nel carrello virtuale della spesa degli italiani finiscono anche i farmaci di autocura, le vitamine e le creme, tutto tranne il farmaco da ricetta rossa di cui, in Italia, non è consentita la vendita online, a differenza di altri paesi.”. Dei 155 milioni di euro di vendite online fatturate nel 2018, 66 milioni sono relativi a prodotti da banco (farmaci di autocura e integratori) che registrano un tasso di crescita del 60%, mentre il personal care, cioè igiene e bellezza, vale 52 milioni (+38%). Si tratta comunque di numeri piccoli, che rappresentano solo l’1,9% del totale del fatturato. Il principale fattore che spinge il consumatore all’e-commerce, secondo l’analisi di Iqvia, è il prezzo: sul web il cliente ha la possibilità di confrontare i prodotti, le offerte e gli sconti e di acquistare alle migliori condizioni. Altri parametri che influenzano la decisione sono la riservatezza e la comodità di fare shopping 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana, senza dover uscire di casa. L’e-commerce rappresenta un grande potenziale di vendita, sia per il farmacista che per i portali verticali e generalisti, e una grande speranza di crescita per l’industria farmaceutica-manifatturiera. Attualmente in Italia sono circa 800 le farmacie e parafarmacie autorizzate dal Ministero della Salute a vendere i prodotti su internet; secondo i dati Iqvia, il 20% di queste detiene il 90% delle vendite.
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