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LA CLASSIFICA DEI PRODOTTI FOOD&GROCERY PIÙ ACQUISTATI ON-LINE

Redazione ThePublisher.it • feb 17, 2020
L’analisi di Supermercato24 sulle abitudini di consumo degli italiani, aggiornata mensilmente sulla base delle spese online effettuate nel corso del mese precedente, rileva che cosa acquistano i consumatori italiani, l’importo medio della loro spesa, quali sono le categorie di prodotto più richieste. Riportiamo alcuni dati, relativi al mese di novembre 2019.
Formaggi, salumi, gstronimia 12,70%
Frutta e verdura 11,30%
Acqua, bibite e alcolici 10.30%
Carne e pesce 10,10%
Colazione, dolciumi e snack 8,60%
Sughi, scatolame, condimenti 7,50%
Latte, burro e yogurt 6,60%
Surgelati e gelati 5,90%
A novembre 2019, il carrello medio della spesa è stato di 70,3€, in crescita del 10% rispetto allo stesso mese del 2018. I prodotti più acquistati a livello nazionale sono quelli appartenenti alla categoria formaggi e salumi, per un ammontare complessivo pari al 12,7% del totale della spesa. Seguono frutta e verdura (all’11,3%) e acqua, bibite e alcolici (10,3%).

La spesa media per frutta e verdura in Italia a novembre 2019 è stata di €8. Rispetto al mese precedente non si registrano variazioni degne di nota, mentre anno su anno vi è una crescita del 12%.

I consumatori che hanno fatto acquisti su Supermercato24 a novembre 2019 hanno speso mediamente €7,1 per carne e pesce, con un aumento del 25% rispetto allo stesso mese del 2018.

La categoria dei formaggi e salumi, risultata la più venduta, ha registrato a sua volta un aumento del +16% rispetto a novembre 2018. Non sono variate invece in modo significativo le vendite di acqua, bibite e alcolici.

Supermercato24 analizza anche le differenze tra le varie province servite.

Vicenza, per esempio, è stata la provincia con la più alta percentuale di spesa per frutta e verdura sul carrello complessivo: 13,8%. Al secondo posto Firenze con il 13,65% e al terzo Parma con il 13,64%.

La provincia di Livorno si aggiudica invece il primato nel consumo di carne e pesce: il 12,8% della spesa media di novembre è dedicato infatti ai prodotti di questa categoria. Seguono Modena con il 12,5% e Pesaro-Urbino con il 12,4%.

La provincia più golosa, cioè quella dove si sono acquistati mediamente più dolci a novembre 2019 è Napoli, dove questa categoria di prodotti ha pesato per l’11% della spesa totale; sul podio troviamo anche Pordenone (10,3%) e Verona a pari merito.

Infine, il primo posto nell’acquisto di generi alcolici a novembre 2019 è occupato dalla provincia di Como, dove il 6% della spesa totale è stato riservato a vino, birra e simili, seguita da Udine e Genova.
Autore: Redazione ThePublisher.it 12 feb, 2020
In rapido aumento la vendita di farmaci online e, secondo le stime di Iqvia, il mercato italiano crescerà ancora: nel 2020 si prevedono vendite per 315 milioni di euro. Nel 2020, in Europa si stima che le vendite totali di prodotti farmaceutici on-line toccheranno i 6,5 miliardi di euro. L’Italia si colloca al terzo posto dopo la Francia, mentre in testa alla classifica c’è la Germania, dove lo sviluppo dell’e-commerce risulta favorito da una legislazione che prevede la possibilità di vendere su Internet anche i farmaci con obbligo di prescrizione; nel 2015 la Germania ha registrato vendite pari a oltre un miliardo di euro, destinate a raddoppiare entro il 2020. In Italia già nel 2018 il valore dell’e-commerce di farmaci è stato di circa 155 milioni di euro, con una crescita di oltre il 60% rispetto ai 96 milioni del 2017, e si stimava di chiudere il 2019 a 240 milioni. Se queste stime di crescita a doppia cifra saranno confermate, l’Italia manterrà nel 2020 l’attuale posizione, dietro alla Germania e alla Francia. Sergio Liberatore, AD di Iqvia Italia, afferma: “La crescita del commercio al dettaglio on-line è ormai inarrestabile e lo sta diventando anche per quanto riguarda la farmacia. Così, dopo libri, musica e hi-tech, nel carrello virtuale della spesa degli italiani finiscono anche i farmaci di autocura, le vitamine e le creme, tutto tranne il farmaco da ricetta rossa di cui, in Italia, non è consentita la vendita online, a differenza di altri paesi.”. Dei 155 milioni di euro di vendite online fatturate nel 2018, 66 milioni sono relativi a prodotti da banco (farmaci di autocura e integratori) che registrano un tasso di crescita del 60%, mentre il personal care, cioè igiene e bellezza, vale 52 milioni (+38%). Si tratta comunque di numeri piccoli, che rappresentano solo l’1,9% del totale del fatturato. Il principale fattore che spinge il consumatore all’e-commerce, secondo l’analisi di Iqvia, è il prezzo: sul web il cliente ha la possibilità di confrontare i prodotti, le offerte e gli sconti e di acquistare alle migliori condizioni. Altri parametri che influenzano la decisione sono la riservatezza e la comodità di fare shopping 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana, senza dover uscire di casa. L’e-commerce rappresenta un grande potenziale di vendita, sia per il farmacista che per i portali verticali e generalisti, e una grande speranza di crescita per l’industria farmaceutica-manifatturiera. Attualmente in Italia sono circa 800 le farmacie e parafarmacie autorizzate dal Ministero della Salute a vendere i prodotti su internet; secondo i dati Iqvia, il 20% di queste detiene il 90% delle vendite.
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